sabato 25 aprile 2009

La mafia al Nord

Scritto da Simona Mammano il 26 aprile 2009

Il dibattito sulla mafia è aperto anche al Nord Italia, anche se, come abbiamo letto sui giornali, gli amministratori di alcune città negano che nel loro territorio la presenza mafiosa sia preoccupante. Questo nonostante la relazione finale della Commissione parlamentare antimafia il cui presidente della XV legislatura, Francesco Forgione, l'ha denominata mafia liquida, rifacendosi al sociologo britannico Zygmunt Bauman.

Ieri su Antimafia Duemila è stato pubblicato l'articolo di Dora Quaranta "La mafia al Nord cambia volto", nel quale riferisce le dichiarazioni di Ferdinando Pomarici , pm dell'Antimafia lombarda:

... “si finanziano con capitali sporchi, ottengono protezione criminale, si prestano a dividere e reinvestire i profitti di droga ed estorsioni, affidano alla violenza dei clan il recupero dei crediti, ordinano attentati contro i concorrenti. Fino a diventare, come avvertono i magistrati più esperti, imprenditori organici alle più pericolose cosche del sud”.
Il capo dell’Antimafia a Milano, il pm Ferdinando Pomarici, denuncia che in mezza Lombardia le attività a rischio di partecipazione mafiosa sono nell’ordine: edilizia, immobiliare, centri commerciali, alimentari, sicurezza, discoteche, appalti, garage, bar e ristoranti, sale da gioco, distributori, cooperative di servizi, trasporti”. Intere province del Nord sono spartite tra Cosa Nostra e ‘Ndrangheta: i gelesi controllano estorsioni e spaccio nella zona est, tra Busto e la statale varesina – dice ancora Pomarici – ai calabresi tocca la parte ovest fino a Malpensa. Dalle indagini dei carabinieri sembra che nella zona non vi sia un cantiere edile che non paghi il pizzo, come numerosi esercizi commerciali”.

Rincara Giancarlo Caselli, procuratore a Torino, riprendendo la frase di Falcone "La mafia uccide a Palermo ma investe a Milano":

“Più l’investimento è lontano dall’attività illecita – dice Caselli – più è facile passare inosservati e farla franca. La nostra procura ha costituito un nuovo gruppo di lavoro sul riciclaggio, che è sempre più sofisticato. I mafiosi hanno i soldi per pagarsi i migliori cervelli. C’è uno sforzo di rispondere con competenze giudiziarie e non solo. Ma c’è anche chi non vede o fa finta di non vedere”.

Per quanto riguarda la provincia di Parma, il prefetto Paolo Scarpis, dopo la puntata di Che tempo che fa interamente dedicata a Roberto Saviano replica: "Camorra a Parma? Solo 'sparate'", come riportato nell'articolo di Maria Grazia Perri su La Repubblica Parma.it del 27 marzo

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