mercoledì 14 luglio 2010

Giulio Cavalli e la sua lotta




Dopo gli arresti di questi giorni, relativi alla difficilissima e accurata indagine di polizia e carabinieri sulla 'ndrangheta in Lombardia, coordinata da Ilda Bocassini pm della Dda di Milano, è automatico leggere ciò che Giulio Cavalli ha scritto sul suo sito:




Ndrangheta: una valanga di merda in Lombardia

Scrivo questo pezzo con rabbia. Che non sarà certo un sentimento nobile e sicuramente non è elegante per il mio ruolo (che ancora qualcuno dovrebbe spiegarmi in un gioco di rimbalzi e delazioni che mi hanno trascinato su tavoli diversi da giullare scarso a politicante interessato). Non è elegante, mi dicono, lasciarmi prendere dalla pancia che è una zona molle. Eppure oggi provo rabbia. Forse perché mentre scrivo sono di fianco ai nomi di questo Consiglio Regionale che vengono “segnalati” nell’ordinanza e nemmeno troppo preoccupati stanno preparando la strategia difensiva tutta di comunicazione e per niente sui fatti, i riscontri e la realtà. Come al solito. Però scrivo con il sorriso. Il sorriso nel leggere le intercettazioni dove queste merde criminali trapiantate anche qui si sentono braccati come topi di fogna mentre si dicono “questa volta non ce la scampiamo”, con la Boccassini sulle carte a tenere la barra diritta in un’operazione che comunque passerà alla storia. E allora mi si accende il sorriso ad immaginarmeli Alessandro Manno e Emanuel De Castro che scodinzolano desolati sotto gli stipiti. Mi si apre il sorriso a pensare che la mafia che in Lombardia non esiste ha deciso in Lombardia di chiamarsi proprio “Lombardia”, mentre il boss Pino Neri veniva eletto a Paderno Dugnano in un Centro intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sorrido perché non potranno rimanere impuniti: impuniti loro e impuniti tutti quelli che non sentono e non vogliono sentire, in una palude di immobile e latente inciviltà dove informare è un atto di coraggio. Non si potrà stare a lungo impuniti a forza di giocare a fare i sordi: magari mangiati, comprati, giudicati, annessi o complici. Perché il silenzio è complice. E allora mi sia giustificata la rabbia davanti ad un silenzio gelatinoso e interessato che oggi sanguina come di certo non si può nascondere. Lasciando per un secondo il tempo delle analisi, delle considerazioni, dei risvolti politici o criminali. Mi si lasci la rabbia e il sorriso di guardare oggi negli occhi chi gioca a sommergersi tenendomi la testa sott’acqua.

martedì 29 giugno 2010

Lettura della sentenza del processo d'appello a Marcello Dell'Utri

Aspetto di commentare la sentenza solo dopo averne letto le motivazioni, intanto pubblico il link della lettura del dispositivo

lunedì 28 giugno 2010

sindacati di polizia uniti contro il governo

I sindacati confederali si dividono, perché così ha voluto la politica,;per fortuna quelli di polizia, al contrario, stanno facendo comunicati congiunti contro il governo. Vi segnalo l'ultimo:


1° luglio 2010: in tutte le piazze d'Italia tutte le organizzazioni sindacali di polizia del Comparto Sicurezza in piazza "Una firma per la sicurezza e la legalità"

APPELLO AI CITTADINI PER: “UNA FIRMA PER LA SICUREZZA E LA LEGALITA’” Il 1° luglio 2010 i rappresentanti del Comparto Sicurezza saranno in tutte le piazze delle città italiane per informare i cittadini sulle conseguenze dei tagli sulla sicurezza e chiederanno ai cittadini una firma: CONTRO: • I tagli indiscriminati all’apparato ed agli stipendi (già miseri) di coloro che devono garantire la Vostra sicurezza; • Una manovra che colpisce il diritto alla sicurezza invece che tagliare gli sprechi e far pagare le tasse a tutti; • La riduzione delle volanti per il controllo del territorio; • La chiusura dei Commissariati e delle Stazioni. PER: • Aiutarci ad eliminare gli sprechi; • Sostenerci nel mantenere un sistema che garantisca efficacemente la Vostra sicurezza; • Per affermare la centralità dello Stato e della pari dignità di ogni cittadino ad avere sicurezza ; • La razionalizzazione del sistema, come avvenuto in altri Paesi europei affinché con le stesse risorse si possa garantire un risultato migliore

ora l'impegno è di tutti

Mentre aspetto la decisione della Corte d'appello di Palermo, attesa per domani mattina e dopo la richiesta a 10 anni di reclusione per Cuffaro, da parte dei PM Di Matteo e Del Bene, penso a quanto sia importante l'impegno civile di ognuno di noi contro la mafia.

Riapro quindi il blog segnalando questa notizia, la cui fonte è Antimafia Duemila.
E' nata l'Associazione Antimafia ''Giuseppe e Paolo Borsellino'' PDF Stampa E-mail

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28 giugno 2010
E' stata costituita ieri a Verona l'Associazione Antimafia "Giuseppe e Paolo Borsellino, imprenditori vittime innocenti della mafia"
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E' stata costituita ieri a Verona l'Associazione Antimafia "Giuseppe e Paolo Borsellino, imprenditori vittime innocenti della mafia". Come si legge sullo statuto della neonata associazione di promozione sociale, le finalità principali sono la promozione della cultura antimafia, soprattutto tra le giovani generazioni, mettendole in guardia dalle infiltrazioni mafiose che ormai hanno raggiunto il Veneto e la sensibilizzazione della popolazione tramite incontri, convegni e conferenze con esperti del settore, volti ad approfondire la conoscenza diretta del fenomeno; in tal senso molta attenzione sarà dedicata alla valorizzazione delle storie di tutte quelle vittime di mafia ormai dimenticate.

Punto molto importante e più volte sottolineato durante l'assemblea è
la "stimolazione" delle altre associazioni presenti sul territorio ad occuparsi e a partecipare alla promozione della cultura antimafia come elemento fondante di ogni società che vuole definirsi libera; a tal proposito saranno organizzate periodiche tavole rotonde e incontri con altre realtà associative vicine al tema.

http://public.blu.livefilestore.com/y1prZ1uxaogD0MAiQqHBDD1d6LMSnl3uVsiPRA8CjzpfF3R833zfBbcfsWVH6DjdJqpok7tI5e8tnULE2rld9YPrA/Giuseppe%20e%20Paolo%20Borsellino.jpgI dodici soci fondatori hanno eletto come presidente Benny Calasanzio, 25 enne nipote degli imprenditori Borsellino, cui è dedicata l'associazione. Suo vice sarà invece Stefano Pippa, giovane studente di Filosofia.

"La nascita di un'associazione sfacciatamente antimafia in un territorio come quello veronese è sicuramente un segnale per le persone per bene, ma anche un pessimo presagio per coloro che hanno intenzione massacrare il territorio e il tessuto sociale tramite le infiltrazioni mafiose" ha detto il neo presidente.

"La mafia ormai è una solida realtà su tutto il versante del lago di Garda, infiltrata com'è nelle speculazioni edilizie e nell'acquisizione di aziende in dissesto economico, e gestisce da anni il traffico di droga di tutta l'Europa; la stessa droga che quotidianamente passa dal nostro territorio. La nostra associazione vuole essere un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono fare qualcosa contro quella che ormai è una pericolosa realtà quotidiana" ha concluso Calasanzio.

L'inizio delle attività è previsto per la fine di settembre: è già in cantiere un grande incontro con personaggi importanti del mondo della Giustizia. Per tutti coloro che fossero interessati, il sito dell'associazione è www.giuseppeepaoloborsellino.blogspot.com e l'indirizzo mail associazioneborsellino@gmail.com


Tratto da: giuseppeepaoloborsellino.blogspot.com