lunedì 21 dicembre 2009

lettera su Juliano

Mi piace condividere questa testimonianza di una bella persona che ha conosciuto Pasquale Juliano, grazie Carlo!



Oggetto: Pasquale Juliano



Cara Simona, non so se mi ha identificato, ma ci siamo sfiorati da lontano sabato scorso a Casalecchio, alla serata per Sciascia. Lei ha letto un brano e io ero quello della fisarmonica. Detto questo, ecco perché le scrivo. Non avendo avuto modo di presenziare alle conferenze di Politicamente scorretto, mi sono messo ad ascoltarle in streaming e ho appreso del libro che avete scritto assieme ad Antonella Beccaria su Pasquale Juliano. Fossi stato presente, mi sarebbe piaciuto raccontare questa storia. Nel febbraio 1969, tra le tante cose politicamente incredibili che accaddero in Italia, ci fu la rivolta e la contestazione dei giovani non vedenti che studiavano negli appositi istituti. Erano quasi tutti istituzioni chiuse, "istituzioni totali", come si diceva allora. Ma c'era la falla. Qui a Bologna, all'istituto Cavazza di via Castiglione, erano ospitati anche studenti universitari. Io ero fra loro. Dunque noi, come si dice, facemmo il sessantotto. E nel '69, cogliemmo certi spunti occasionali per far partire anche là dentro una forma di contestazione. Ci seguirono i ragazzi dell'istituto Configliachi di Padova. Quello era un vero e proprio lager e gli ospiti non erano così attrezzati politicamente, come eravamo noi di Bologna. Per cui partimmo in loro aiuto. Accadde che un giorno arrivò la polizia, entrò, prese i nostri compagni presenti in quel momento, li schedò e li rimandò a Bologna. Il giorno dopo ritornammo in forze assieme ad altri studenti nostri amici vedenti. L'istituto era circondato dalle forze dell'ordine. Ma si vede che nemmeno loro ci credevano poi tanto. Sta di fatto che noi riuscimmo ugualmente ad aggirare il blocco e ad entrare. Da dentro cominciammo ad allertare stampa, partiti, universitari del movimento. Se non ci crede, guardi i giornali del tempo. L'istituto fu circondato dal II Celere. Entrarono, ci prelevarono e ci portarono tutti in questura per inhterrogarci. Io fui interrogato da un poliziotto, poi da un altro che mi chiese le stesse cose. Poi arrivò un terzo e ricominciò daccapo. Quando gli dissi il nome del paese di nascita e l'indirizzo, lui mi chiese se per caso non fosse la piazza vicino al teatro, ecc ecc. Insomma, viene fuori che era un mio compaesano e mi disse anche il suo nome: era Pasquale Juliano. Simpatico a tutta prima, ma io ero un ventenne ubriaco di rivoluzione e diffidavo. Quando lui mi disse che, personalmente, lui poteva anche essere d'accordo con le nostre ragioni, però il modo... ecc ecc, ricordo che io gli dissi una cosa perfida che adesso non direi più. Gli dissi, sarcasticamente: "Che fa? Si mette a pensare? Una polizia che pensa?" Ero scemo, lo so. E so anche, adesso, che se non mi ridussero come Aldrovandi o Cucchi, fu perché - ora lo so - contro dei ciechi non si sarebbero messi a fare certe cose... Tornato a casa, raccontavo in giro questa mia fanfaronata, fino a che, un paio di mesi dopo, imparo dai giornali dell'arresto di Freda e Ventura; e dell'autore di quegli arresti. Fra l'altro, nel gruppo degli arrestati c'era anche un certo Marco Pozzan, che faceva il bidello proprio nell'istituto Configliachi che avevamo occupato! Allora fui orgoglioso della mano che Juliano mi aveva stretto salutandomi. E m'incazzai come una vipera quando seppi che quelle merde di neofascisti erano riusciti ad incastrarlo nel modo che sappiamo. Non ne ho più saputo niente. Ma quell'episodio è stato un mattone importante nella costruzione della mia visione politica. Oggi ho idee mie sulla polizia e non sono di sostegno incondizionato. Credo che in democrazia ogni potere deve avere necessari contrappesi. ecc ecc.
La ringrazio per la pazienza nel leggermi e anche per la sua collaborazione alla riuscita della serata di sabato. Penso che presto comprerò "Attentato imminente".
Saluti cordiali
Carlo loiodice
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1 commento:

  1. bella, una testimonianza diretta, un pezzo di vita che questa persona ti/ci ha voluto regalare :)

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