giovedì 16 luglio 2009

Sentenza del Gip di Palermo nel troncone del processo Addiopizzo, che si è svolto con rito abbreviato


Scritto da Simona Mammano il 16 luglio 2009

La richiesta di pizzo è una piaga che tocca imprenditori e commercianti di tutte le zone d'Italia.

Tre anni fa sono stata a Palermo e nei locali pubblici ho notato dei ciclostilati con la scritta "Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità". Ai miei commenti di apprezzamento alcuni palermitani hanno asserito che quella era una delle tante idee pubblicitarie. In realtà era un'iniziativa di un comitato che si era costituito da poco, formato da ragazzi sotto i trent'anni. Quel comitato ha fatto tanta strada e l'ultima delle sue iniziative è stata quella di costituirsi parte civile nel processo "Addio pizzo" contro i Lo Piccolo. Riporto il comunicato stampa sull'esito di un troncone del processo, dove 43 dei 59 imputati hanno scelto il rito abbraviato. La sentenza di oggi da parte del gip di Palermo Anania è veramente storica. L'altra parte del processo (Bonanno+16) sta procedendo con rito ordinario e lo si può seguire qui.

Questo è il comunicato stampa che si può leggere sul sito di Addiopizzo:

Palermo, giovedì 16 luglio 2009
Sentenza Processo Addiopizzo: è storia

Comunicato stampa Sentenza storica: Addiopizzo c’è Palermo 16 luglio 2009: Oggi è stata emessa la sentenza di primo grado del troncone del processo “Addio pizzo” celebrato con rito abbreviato. Questo procedimento, avviato a gennaio di quest’anno, ha visto coinvolti 43 soggetti imputati del reato di mafia ed estorsione aggravata (nel rito ordinario, che ancora si deve concludere, gli imputati sono altri 15). Di fatto è il processo contro l’intero clan dei LO PICCOLO, ma ha interessato anche 18 operatori economici che, per aver tentato di aiutare i propri estorsori mafiosi ad eludere le investigazioni a loro carico, sono stati imputati e quindi condannati di favoreggiamento. La decisione del Gup di Palermo, Dott. Vittorio Anania, oltre alle durissime condanne inflitte, per quanto attiene agli imprenditori che si sono costituiti parte civile e alle nostre associazioni che li hanno assistiti, sancisce nelle aule della Giustizia il valore di una svolta che potrebbe essere storica: si è avviata una proiezione socioculturale della lotta repressiva al racket delle estorsioni mafiose. Questa sentenza scandisce la tappa di un processo sociale duro, difficile, ma molto promettente. Ed è arrivata in un breve lasso di tempo. Il 5 novembre 2007 i Lo Piccolo vengono arrestati insieme ad Adamo e Pulizzi. Il 10 dello stesso mese il Comitato Addiopizzo e la Fai presentano al teatro Biondo il frutto di un lavoro senza eguali nel territorio palermitano: l’associazione antiracket Libero Futuro. Nei primi mesi del 2009, grazie anche alle collaborazioni di Pulizzi e Nuccio, vengono arrestati i mafiosi che a luglio saranno oggetto di un riconoscimento storico: 18 dei 20 operatori economici che hanno collaborato con gli inquirenti hanno partecipato all’incidente probatorio, nel quale sono uno delle persone offese ha poi ritrattato le accuse. Oggi, 14 di questi imprenditori, 13 dei quali assistiti dalle nostre associazioni, sono costituite parte civile nel presente procedimento penale che ha complessivamente inflitto quasi 400 anni di carcere al clan dei Lo Piccolo. Le parte civili di questo processo sono state numerose, alcune hanno avuto anche un alto valore simbolico, come la presidenza del consiglio dei ministri, il commissario straordinario antiracket, il ministro dell’interno, il Comune e la Provincia di Palermo. C’è però un dato al quale noi diamo una lettura importante: il giudice Anania, riconoscendoci il diritto al risarcimento del danno con una quantificazione superiore alle associazioni di categoria ha attribuito un valore alla metodologia e al lavoro svolto da noi nel territorio. I risultati, per quanto sudati e sofferti, ci sono ma il metodo di lavoro è replicabile anche da altri. Se ciò avvenisse siamo sicuri che le denunce aumenterebbero.



1 commento:

  1. Conosco i ragazzi di Addiopizzo, hanno fatto un lavoro coraggiosissimo ed egregio.
    Sono molto contenta per loro :)

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